5. settembre 2018

Millennials: ecco come funziona la Generazione Y sul lavoro

I millennials o millenari, detti anche Generazione Y o nativi digitali, sono adulti nati tra il 1980 e il 2000, noti per avere uno stile di vita ambizioso e idealista, nonché una concezione della vita mondana. Come prima generazione di nativi digitali, sembrano anche essere esperti di tecnologia.

…sono svogliati, egoisti o viziati?

Millennials, diverse opinioni in merito. Soprattutto per quanto riguarda i millennials nel modo dell’economia. Sono svogliati, egoisti o viziati… Ma è proprio vero? I Millennials sono la generazione più grande dopo quella del baby-boom e nel 2025 rappresenteranno più del 70% del mercato del lavoro.

È la generazione che ha vissuto l’11 settembre. La globalizzazione e lo sviluppo tecnologico ce l’hanno nel sangue. È la generazione che è cresciuta con internet e i social media. Essere sempre online e utilizzare le diverse tecnologie influisce anche sul loro modo di lavorare. I millennials dominano il progresso e contribuiscono ad accelerarlo.

Fonte: Lecturio, Generation Y

Selezione del personale: come funziona questa generazione?

Per i giovani è sempre più importate poter influire sul proprio lavoro e svolgere un’attività utile. Se con il proprio lavoro possono dare un contributo all’impresa, allora si sentono motivati. Sei su dieci scelgono il datore di lavoro in base agli obiettivi strategici dell’organizzazione. Questa generazione, per essere conquistata e motivata, esige strategie mirate e nuovi percorsi.

Si osserva a più riprese che i millennials sono molto diversi dai loro predecessori per comportamento, atteggiamento e idee, quindi hanno bisogno di una gestione diversa, che dovrebbe concentrarsi ad esempio più sul coaching che sul controllo, poiché i millennials non vogliono più il “boss” ormai fuori moda. Vogliono invece possibilità di lavoro flessibili per mantenere l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.

Sul lavoro

I millennials vedono il mercato del lavoro in maniera diversa dalle generazioni precedenti. Hanno altre aspettative dal lavoro e vedono determinati aspetti in modo diverso. I millennials preferiscono comunicare personalmente con i colleghi, le mail e i whatsapp sono al secondo o terzo posto. Per loro è importante che ci sia un clima di lavoro positivo e una buona collaborazione all’interno del team.

La mentalità „dalle 9 alle 5“ da qualche tempo non è più in voga, i millennials preferiscono deli orari di lavoro più flessibili. Come risulta da una ricerca della Bentley University.
I millennials sono convinti di poter dare il massimo se hanno la possibilità di organizzare autonomamente il proprio tempo, non hanno problemi a lavorare la sera fino a tardi. Gli orari di lavoro fissi sono stati oggetto di molte discussioni negli ultimi anni. La Svezia sta testando le giornate di lavoro di 6 ore e questo nuovo modo di lavorare è sempre più richiesto. Le persone lavorano spesso una giornata a casa e preferiscono suddividere il proprio tempo, come confermano da tre millennials su quattro. I millennials sono indipendenti e hanno un buon senso di responsabilità (con le dovute eccezioni). Come azienda potete reagire a queste caratteristiche. Ai millennials non piace se non gli si dà fiducia o li si sminuisce. Dategli più libertà se volete che continuino a lavorare per voi.

Indipendenti, comunicativi, ambiziosi e ottimisti

I millennials non sono “job-hopper” (persone che cambiano spesso lavoro). Sono più fedeli di quello che crediamo. Quattro millennials su cinque pensano che durante tutta la loro carriera lavoreranno al massimo in quattro aziende o addirittura meno.

La Generazione Y è nata nel rispetto. Non danno per scontato che l’opinione o le idee dei superiori siano le migliori. La Generazione Y lavora volentieri insieme per arrivare ad una soluzione, utilizzando le opinioni e idee delle varie generazioni.

La Generazione Y è indipendente, comunicativa, analitica, stimolata, ambiziosa e ottimista. Per loro è importante progredire. Le aziende che lo apprezzano, investendo tempo e denaro in corsi, seminari o formazione, trarranno vantaggi dalla Generazione Y.

Il significato è importante per gli Y. Vogliono che i propri compiti siano “importanti” e poter dare un contributo alla società. Per loro lo stipendio è meno importante del contributo (sociale) che danno con il loro lavoro. Gli Y sono soddisfatti se il loro lavoro ha un valore aggiunto e possono offrire il proprio contributo. Una cultura aziendale aperta e trasparente, che inviti a partecipare in maniera critica, è quello che ci vuole per questa generazione.

Cosa si aspettano i millennials dai datori di lavoro

Le seguenti misure sono importanti per le aziende se vogliono conquistarsi la Generazione Y.

Fiducia e partecipazione: siate trasparenti e create una cultura aziendale aperta. I millennials vogliono sentirsi parte del tutto e poter contribuire in qualche modo con il proprio lavoro. Per la Generazione Y la carriera non è al primo posto ma per raggiungere la propria soddisfazione hanno bisogno di poter contare sul progresso ed evitare un’eccessiva fluttuazione.

Varietà e tolleranza: i millennials apprezzano il lavoro in team composto da persone di varie origini, culture, età e sesso, perché con loro è possibile trovare migliori soluzioni più velocemente, hanno imparato a pensare e lavorare in maniera differenziata. In questo modo i collaboratori imparano molto a vicenda e si completano formando un team agile e flessibile, favorendo ciò che i millennials prediligono: tolleranza, rispetto reciproco e clima di lavoro piacevole.

Responsabilità sociale e bene comune: i millennials apprezzano le aziende che non vogliono massimizzare i guadagni ma danno la preferenza ad un’attività economica sostenibile, creando un valore aggiunto per la società. Ciò favorisce l’identificazione nei confronti dei lavoratori ed incrementa l’impegno da parte dei collaboratori.

Equilibrio tra vita privata e lavoro: permettete alla nuova generazione di collaboratori di godere di una giornata di lavoro flessibile da gestire e organizzare autonomamente. Il passaggio da orari di lavoro fissi a modelli lavorativi flessibili quali home office, job-sharing o tempo parziale rappresentano per i collaboratori fattori sempre più importanti per realizzarsi sul lavoro.

Lavoro in team e divertimento: un buon clima di lavoro, divertirsi sul lavoro non solo con i colleghi ma anche con i superiori è un elemento importante per i millennials. Viene data massima priorità alla stima reciproca e ad uno stile gestionale cooperativo. A questo proposito è necessario riflettere sullo stile gestionale esistente, in parte da ridefinire ed elaborare.

Tecnologia e mezzi di comunicazione: L’integrazione delle tecnologie più avanzate agevola il lavoro quotidiano, aumenta la produttività e aiuta a controllare le distrazioni. Il lavoro in team della Generazione Y, anche al di fuori della presenza in ufficio, deve includere strumenti adeguati, che aiutano a sviluppare la collaborazione, integrando la comunicazione e i processi lavorativi, contribuendo ad incrementare le prestazioni.

Grazie ad un nuovo stile gestionale – partecipativo – caratterizzato da motivazione, coaching ed ispirazione, invece di sostenere che «il rispetto uno deve prima guadagnarselo», è possibile vincolare in un certo senso a lungo termine i collaboratori.

Con i seminari di Proitera per prepararsi in maniera adeguata

Il nostro seminario Come affrontare i cambiamenti per collaboratori e dirigenti trasmette le conoscenze necessarie per essere preparati ad affrontare la nuova generazione di collaboratori e i conseguenti cambiamenti all’interno dell’azienda. Relativamente al tema del cambiamento nel sistema dei valori nel mondo del lavoro, vi consigliamo di leggere il nostro articolo Industria 2.0 – 7 Basi che illustrano il cambiamento nel sistema dei valori nel mondo del lavoro.


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